𝐈𝐥 𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐭𝐚 𝐊𝐡𝐚𝐧-𝐚𝐭𝐥𝐚𝐬
È il tessuto nazionale uzbeko realizzato con coloranti naturali, caratterizzato dalla superficie liscia e lucida.
Secondo una leggenda, il tessuto colorato iridescente era addirittura in grado di eclissare la bellezza di una ragazza.
Molti secoli fa uno dei sovrani di Margilan si innamorò della bella figlia di un povero artista. L’anziano sovrano voleva farne la sua quinta moglie, ma il padre della ragazza non era d’accordo sulla decisione del Khan. Così si recò a palazzo per persuaderlo a cambiare idea e a lasciare in pace sua figlia.
Il Khan fu d’accordo ad una sola condizione: l’artista doveva creare qualcosa di straordinario per lui che gli facesse dimenticare sua figlia entro il mattino. In questo caso, il khan avrebbe annullato la sua decisione.
Il pover’uomo pensava che fosse impossibile. Si rattristò e andò sulle rive di un fiume, si sedette e pensò.
All’improvviso vide il riflesso delle nuvole nell’acqua, che erano state dipinte con un arcobaleno di colori dopo la pioggia. Inaspettatamente ebbe un’idea ed esclamò:
“Oh, cielo, grazie per l’idea!”
e corse a casa.
Decise di creare un tessuto leggero come l’aria, fresco come l’acqua del ruscello e scintillante come i colori dell‘arcobaleno.
Appena realizzato lo consegnò al Khan il quale rimase stupito dalla bellezza e dall’eleganza dell’opera e quindi cambiò idea.
La figlia dell’artista sposò il figlio del khan.
L’incredibile tessuto iniziò ad essere chiamato ”Khan-atlas”: la seta dei khan.
Da allora è il tessuto più prezioso importante e nobile dell’Uzbekistan.
Era famoso anche ai tempi della Grande Via della Seta e veniva esportato in molti paesi.